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The processing of the hat

Per la realizzazione dei cappelli, delle linee uomo-donna, può essere usata una vasta gamma di materiali. Per ottenere i migliori risultati, i materiali usati in modisteria, devono avere le caratteristiche adatte al tipo di cappello, alla stagione in cui vengono indossati e all’uso e alle finalità o alle occasioni a cui sono destinati.

I principali tipi di materiali sono:

- Il tessuto generico (estivo-invernale).
I tessuti fanno la loro comparsa nel Neolitico, e segnano nei materiali usati, negli intrecci, nei colori, nelle attrezzature usate per costruirli, l’innovazione culturale e tecnica della civiltà. I tessuti nel Neolitico erano confezionati con lino o altre fibre vegetali, con l’introduzione dell’allevamento si cominciarono ad utilizzare fibre animali come la lana e la seta, poi l’industria chimica ha prodotto molte fibre artificiali che, con la loro economicità e facilità di produzione, hanno invaso il mercato riducendo l’utilizzo delle fibre naturali. Inoltre, per ottenere effetti particolari, i tessuti subiscono lavorazioni supplementari di rifinitura, che conferiscono loro, l’aspetto e le caratteristiche necessarie.

- La pelliccia (vera o sintetica).
Le pellicce provengono da animali che hanno il pelo abbondante e morbido. Il pelo ha la capacità di trattenere aria, che isola il corpo dalle temperature rigide. Per questo motivo, le pellicce sono ricercate. Il valore commerciale di una pelliccia varia a seconda dei seguenti fattori: la moda, il valore convenzionale, lo spessore del pelo, la lucentezza, la leggerezza, la morbidezza e la parte dell’animale utilizzata. Le pellicce ecologiche sono preferite dai giovani, che frequentemente non riesco ad avvicinarsi alle pellicce vere. Si tratta di tessuti composti da più ordini di fili che imitano l’aspetto peloso delle pellicce vere.

- La paglia.
Il cappello di paglia ha trovato posto nella moda a pieno titolo, soltanto verso la fine del XVII secolo. Da allora questo tipo di cappello ha avuto un uso sempre più crescente, tanto che venivano chiamati cappelli di paglia tutti i tipi di cappelli, fatti non solo con gli steli delle graminacee più conosciute, ma anche quelli confezionati con materiale diverso. La paglia e i cappelli di paglia italiani, sono da molto tempo considerati irrinunciabili nel guardaroba, sia per le loro caratteristiche di leggerezza e, sia per le guarnizioni di gusto con cui venivano e vengono prodotti.

- La pelle o eco-pelle.
Le pelli possono provenire dall’Europa o dagli altri continenti. La pelle di uno stesso animale può avere diverso valore commerciale a seconda se è indigena o esotica, in quanto ambiente ed alimentazione diverse contribuiscono a variare le caratteristiche. Diversi animali forniscono pelli idonee ad essere usate per abbigliamento, arredamento, calzature o per la produzione di articoli di piccola pelletteria, selleria, legatoria. In qualunque settore sia utilizzata, la pelle è valutata sulla base della porosità, cioè dalla permeabilità all’aria e al sudore che gli conferisce un’alta igienicità. Le pelli ecologiche sono ottenute con un sub strato di fibre tessili trattate appositamente per ottenere l’effetto pelle. La finta pelle è ottenuta applicando ad un supporto tessile una resina. L’eco-pelle è un tessuto che ha l’aspetto della pelle ma non è realizzato con materiale animale. Per questo motivo, il termine contiene la parola “eco”, che richiama l’ecologia.
- Il feltro.
Il feltro per i cappelli si produce utilizzando la fibra animale sottoposta a feltratura. E’ probabile che la prima materia utilizzata sia stata la lana, ma i feltri migliori per cappelli sono sempre stati fatti con fibre di animali a pelo corto, che possono essere feltrati facilmente. In base al tipo e alla qualità di cappelli da produrre si scelgono le fibre adatte. I cappelli di feltro vengono utilizzati in inverno, ma sono prodotti dai cappellifici durante la primavera. Il materiale utilizzato è il feltro mèrinos, il fiammingo, il mascolino, il talpato, ecc. Le tinte dei feltri per i cappelli sono i più vari. In genere di tinta unita, ma a volte vengono eseguiti dei motivi tono su tono o a colori. Il feltro viene modellato, intagliato, lavorato con drappeggi, e fettucce cucite incrociate o a spirale, a fettucce intrecciate, ecc., in base alla moda e all’estro della modista.

Le lavorazioni che possono essere effettuate su questi materiali sono molteplici. Tra le più conosciute ci sono i lavaggi (stone-wash, ecc.), le stampe decorative o di pattern, i ricami (scritte, loghi, ecc.), le applicazioni di vario genere (nastri, pietre, ecc.) e la pittura a mano.

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